TERAMO – Domani si vota per il rinnovo dei consigli provinciali che, secondo quanto stabilito nel 2014 dalla Legge Delrio che ha riformato le Province, vengono eletti ogni due anni attraverso il voto di secondo livello, cioè espresso da sindaci e consiglieri comunali. In Abruzzo si voterà regolarmente a Teramo, mentre a Pescara la votazione è stata rinviata al prossimo 11 gennaio.
La viglia di questo voto, nel Teramano, è stata caratterizzata dalle polemiche sulla composizione delle liste, con la novità della ricompattazione del centro-destra attorno all’asse Gatti-Tancredi, al quale non ha aderito Mauro Di Dalmazio – coerentemente con la posizione assunta anche nel consiglio comunale di Teramo, dove la lista civica è uscita dalla maggioranza – ma soprattutto la composizione di due liste del centrosinistra, dove spicca l’alleanza Mariani-Ginoble, rispetto all’area del presidente Renzo Di Sabatino.
Tre i sindaci in lizza per un ruolo di consigliere provinciale: Rinaldo Seca (Castelli), Vincenzo Di Marco (Castellalto) e Severeino Serrani (Penna Sant’Andrea). Tra i nomi di spicco degli uscenti che non sono ricandidati l’assessore comunale di Teramo, Franco Fracassa e l’ex delegato all’edilizia scolastica Graziano Capanna.
Al voto, in questa tornata, hanno diritto 575 elettori dei consigli comunali (tranne quello di Tortoreto che è attualmente commissariato). I consigieri provinciale vengono eletti attraverso sulla base del maggior numero di voti ‘ponderato’ – cioè armonizzato in modo che sia proporzionale al numero di cittadini che il consigliere comunale e il sindaco rappresentano all’interno dell’intero corpo elettorale dei Comuni della Provincia, in base alla popolazione residente nel Comune di appartenenza -, ma anche attraverso un voto di lista, con la possibilità all’elettore di esprimere un voto di preferenza per uno dei candidati compreso nella lista.
Si vota dalle 8 alle 20 di domani, nella sede della Provincia di Teramo, in va Milli.